giovedì 24 luglio 2008

Venerdì gnocchi...Giovedi favole



L’INVITO SU UNA FOGLIA DI LOTO


È mattino presto, il sole non si è ancora levato, le rive del fiume sono placide e i rami dei salici accarezzano delicatamente la superficie d’acqua. Una piccola carpa vede sua nonna malinconica e vorrebbe fare qualcosa per lei. Pensando si dà da fare e nuota fino alla riva del fiume. “Ad un tratto”, spicca un salto fuori dall’acqua pensando di arrivare sulla riva, ma cade di nuovo in acqua. Prova una volta, due, tre....ma non ci riesce mai, dalla bocca sputa molte bollicine e rimane esausta.
Il carassio dorato, che ha visto tutto, le dice: “Piccola carpa, Che succede!”
La piccola carpa risponde: “Voglio andare dall’usignolo e invitarlo a cantare sul salice”.
Allora il carassio: “ Tu sei come me, senza piedi, non possiamo arrivare sulla riva e senza acqua, poi, non viviamo. Lo zio mitilo, sì che ha i piedi, vai ha chiedere il suo aiuto!”
La piccola carpa un po’ in ansia nuota qua e là e trova lo zio mitilo, contenta gli dice: “Zio mitilo, voglio invitare l’usignolo a cantare. Tu che hai i piedi, mi aiuti ad invitarlo sulla riva?”
Lo zio mitilo scuote il capo e dice: “Ti aiuterei con piacere, ma i miei piedi sono morbidi e non so camminare sulla terra. Inoltre, fuori dall’acqua non resisto. Nonno gambero ha molti piedi, vai a chiedere il suo aiuto!”
La piccola carpa sempre un po’ preoccupata nuota qua e là e trova nonno gambero, felice gli dice: “Nonno gambero, voglio invitare l’usignolo a cantare, tu che hai tanti piedi, mi aiuti a invitarlo sulla riva?”
Anche nonno gambero scuote il capo e dice: “Ti aiuterei con piacere, ma con i miei piedi posso solo nuotare, non so camminare sulla terra. Inoltre fuori dall’acqua muoio. Vai a chiedere aiuto al ranocchio.
La piccola carpa, sempre più in ansia, nuota qua e là e improvvisamente vede il ranocchio spassarsela al fresco sotto una foglia di loto e lo chiama da lontano: “Fratello ranocchio, voglio invitare l’usignolo a cantare, mi aiuti ad invitarlo sulla riva?”
“Certo”, dice il ranocchio e subito con le due gambe posteriori batte sull’acqua e salta sulla riva.
“Ah?! fratello ranocchio” la piccola carpa chiede: “Puoi vivere senza acqua?”
Il ranocchio si gira e sorridendo risponde: “ Si! Guarda che bel fisico che ho e quanto sono forte! Salto dopo salto si allontana e poco dopo sparisce dalla vista.
Mentre la piccola carpa aspetta, d’un tratto il ranocchio ritorna saltellando e chiede: “Dimenticavo, ma dove sta la casa dell’usignolo?”
“Ho sentito dire da mia nonna che la sua casa si trova nel luogo dove sorge il sole…” La piccola carpa non finisce neanche di parlare che il ranocchio esclama: “Ho capito, ho capito”, e salta di nuovo via.
Mentre la piccola carpa aspetta trepidante, il ranocchio torna di nuovo e dice: “Ho saltellato qua e là, ma non ho trovato nessuna casa”.
“Mia nonna mi ha detto che nel luogo dove sorge il sole c’è un boschetto di bambù, l’usignolo ha costruito la sua nuova casa sulla cima più alta, però, prima di andare, ti prego fratello ranocchio, aspetta un attimo”. La piccola carpa, detto questo, prende una foglia di loto e sopra ci scrive l’invito da portare all’usignolo.
Il ranocchio, salto dopo salto, arriva nel boschetto di bambù, alza la testa e vede l’usignolo saltellare qua e là sulle cime più alte, gorgogliando soavemente. Il ranocchio, allora, prende la rincorsa, salta più volte ma non riesce mai a raggiungerlo, poi tenta di scuotere il bambù, ma niente da fare. Pensa e ripensa e alla fine trova il modo.
“ Guar! Guar! Guar!” il ranocchio grida con tutta la forza.
“Guar! Guar! Guar!” grida ancora ad alta voce.
L’usignolo sente lo strano rumore, china la testa e chiede: “Chi è che batte cosi bene questo tamburello?”
La rana risponde ad alta voce: “Sono io, il ranocchio, ti porto l’invito della piccola carpa”.
L’usignolo scende in volo, legge l’invito scritto sulla foglia di loto e con un cenno del capo dice: “Bene, allora andiamo insieme immediatamente!” E via, l’usignolo vola nel cielo e il ranocchio saltella tra i cespugli. Quando stavano vicino al punto prestabilito, la piccola carpa e sua nonna stavano proprio nuotando verso quella direzione.
“ Perché mi hai tirato fin qui, sotto al salice?” Dice la nonna.
La piccola carpa risponde: “Dai nonna, indovina.”
Allora la nonna: “Su dimmello, come posso indovinare”.
“Questa mattina presto, ti ho visto sola soletta, allora mi sono ricordata che ami il canto dell’usignolo, così ho pregato il fratello ranocchio di invitarlo. Nonnina, sei contenta?”.
La nonna rimane a bocca aperta e sorridendo dice: “Guarda un po’ questo ranocchio è veramente in gamba, nuota, salta ed ha invitato pure l’usignolo a venire…..”
Il ranocchio orgoglioso risponde: “Nonna, non c’è nulla di strano! Sono come zia rospo, anche lei sa nuotare e saltare”.
“Riesce a vivere fuori dall’acqua anche lei?” chiede la piccola carpa.
“Certo, ti ho detto che siamo uguali, possiamo stare sia sulla terra che in acqua” dice la rana.
Nonna carpa si gira verso l’usignolo lo saluta e dice: “Piccolo ospite, sei il benvenuto, proprio così, il benvenuto!”
I raggi di sole illuminano il fiume e perle di rugiada vibrano brillando sulle foglie di loto. L’usignolo si ferma su un ramo del salice e verso dopo verso il canto si fa sempre più bello mentre nonna carpa ascolta assorta. Tutti accorrono, il carassio dorato, zio mitilo, nonno gambero ed altri, mentre questi battono il tempo con le loro testoline, il ranocchio si siede su una foglia di loto e il tamburello suona: “Guar, Guar, Guar.. Guar, Guar, Guar! La piccola carpa contentissima, guarda sua nonna e sputa mille stupende bollicine variopinte.
traduzione dal cinese, titolo originale "He ye qing tie". 荷叶请帖

1 commento:

Anonimo ha detto...

beh, molto eloquente...direi ke nn cè cosa + bella ke rendere felici gli altri;) un abbraccio, scrivi + spesso, mi piace leggerti! oli